Negli ultimi anni, l’incontro tra tecnologia e cultura ha generato strumenti straordinari per riscoprire, valorizzare e conservare il nostro patrimonio storico. Una delle innovazioni più affascinanti è l’impiego dei droni per esplorare, documentare e raccontare i beni culturali da angolazioni mai viste prima. Il risultato? Immagini spettacolari, rilievi precisi, esperienze immersive e nuovi modi per vivere la cultura: dal drone al display, in un flusso continuo che unisce cielo, dati e schermi digitali.

L’uso dei droni nel settore culturale
I droni – tecnicamente noti come UAV, Unmanned Aerial Vehicle – sono oggi strumenti indispensabili per chi lavora nel mondo dell’archeologia, del restauro, dell’urbanistica e della valorizzazione turistica. Con la loro capacità di volare a diverse altezze, accedere a zone complesse e catturare dati in tempo reale, offrono una nuova prospettiva visiva e tecnica sui beni culturali.
I principali utilizzi dei droni in ambito culturale includono:
- Rilievi fotogrammetrici 3D
- Documentazione dello stato di conservazione
- Mappature di siti archeologici e complessi storici
- Riprese video per progetti educativi e promozionali
- Monitoraggio ambientale di monumenti esposti a rischio
Grazie a sensori avanzati (camere 4K, multispettrali, termiche, lidar), i droni non si limitano a “fotografare”, ma raccolgono dati preziosi per la conservazione e la conoscenza dei luoghi.
Dal cielo alla modellazione 3D
Le immagini raccolte dai droni possono essere elaborate tramite software di fotogrammetria e modellazione tridimensionale. Questo processo consente di trasformare le foto in un modello digitale 3D estremamente realistico e misurabile, utile per numerose applicazioni:
- Restauro e progettazione architettonica
- Realtà aumentata e virtuale
- Creazione di Digital Twin
- Tour virtuali per il pubblico
- Archiviazione digitale a lungo termine
Questo tipo di modellazione consente di “entrare” in castelli, abbazie, siti archeologici e scorci urbani anche da remoto, offrendo una nuova modalità di fruizione turistica e didattica.
I vantaggi per la valorizzazione dei beni culturali
1. Accesso visivo a luoghi difficili o inaccessibili
Grazie ai droni è possibile esplorare soffitti affrescati, tetti di cattedrali, torri medievali o intere aree archeologiche senza impattare fisicamente sulla struttura.
2. Riprese spettacolari per promozione turistica
Le immagini aeree offrono una narrazione visiva emozionale e coinvolgente, perfetta per campagne di comunicazione sui social media, portali turistici e video promozionali.
3. Supporto alla conservazione e al restauro
I rilievi effettuati con drone aiutano architetti, ingegneri e restauratori a valutare con precisione lo stato di conservazione, pianificare interventi e monitorare nel tempo l’efficacia delle azioni correttive.
4. Coinvolgimento del pubblico giovane
Grazie alla combinazione tra riprese aeree, modelli 3D e contenuti interattivi, è possibile catturare l’attenzione di studenti e giovani turisti, rendendo l’esperienza culturale più moderna e accessibile.

Dal drone al display: la restituzione digitale
Una volta raccolti i dati con il drone, il passo successivo è portarli “sul display”, ovvero trasformarli in contenuti visibili e interattivi su diversi dispositivi:
- Desktop e laptop per professionisti e studiosi
- Tablet e smartphone per turisti e studenti
- Totem digitali in loco per una visita guidata interattiva
- Visori VR o app AR per esperienze immersive
Questo significa che un cittadino o un visitatore può vedere un affresco da vicino, esplorare una cripta sotterranea o rivivere la pianta originale di un sito archeologico, semplicemente con un tocco sullo schermo.
Esperienze e progetti concreti
Numerosi progetti hanno già dimostrato le potenzialità dell’integrazione tra droni e display:
- Pompei: rilievi con droni per documentare lo stato delle domus, con restituzioni 3D consultabili online.
- Castel del Monte (Puglia): riprese aeree utilizzate per una mostra digitale e un tour virtuale su visori VR.
- La Via Appia Antica: documentata attraverso sorvoli e video immersivi per un’esperienza didattica sui portali del Ministero della Cultura.
- Cultura Locale 4.0: un progetto che unisce rilievi aerei, tour virtuali e QR code nei borghi del Lazio, per valorizzare in modo innovativo chiese, monumenti e piazze storiche.
Il ruolo chiave del Digital Twin
Grazie ai dati acquisiti dai droni, oggi è possibile anche creare Digital Twin dei beni culturali, ovvero copie digitali intelligenti e aggiornabili nel tempo, che aiutano nella manutenzione predittiva, nello studio storico e nella fruizione interattiva.
Con un Digital Twin aggiornato, un’amministrazione comunale può sapere dove una crepa si è evoluta, quanto un tetto è inclinato o quali materiali stanno deteriorandosi, intervenendo in tempo utile.
Nuove frontiere: Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale
Le immagini e i dati raccolti dai droni possono essere integrati anche con realtà aumentata (AR) e intelligenza artificiale (AI). Questo apre le porte a:
- Visite interattive con smartphone che sovrappongono informazioni digitali al reale
- Ricostruzioni storiche visibili in AR
- Analisi predittive tramite algoritmi AI che suggeriscono interventi o ricostruiscono parti mancanti
Tecnologie che trasformano i dati grezzi in esperienze culturali aumentate, portando il patrimonio nel presente e nel futuro.
Dal drone al display non è solo una transizione tecnica, ma un nuovo modo di guardare la cultura. Un modo più completo, accessibile e coinvolgente, che restituisce dignità visiva anche ai luoghi più piccoli e remoti.
Investire in queste tecnologie non significa solo “innovare”, ma amplificare il valore della storia, renderla viva, comprensibile e condivisa. In un mondo dove l’attenzione è sempre più visiva e digitale, offrire nuove prospettive sui beni culturali è la chiave per custodire il passato e ispirare il futuro.